L’AI nella vita quotidiana di un UX Designer

Come organizza e velocizza ogni fase del lavoro

Immagina di iniziare la giornata come UX designer. Hai davanti a te una nuova sfida: un progetto complesso, con deadline serrate e aspettative altissime. Hai mille idee in testa, ma anche una lunga lista di attività da completare, dal brainstorming alle interviste con gli utenti, dall'analisi dei competitor fino alla creazione dei primi wireframe.

È qui che entra in gioco l'intelligenza artificiale, il tuo "superpotere" quotidiano, che ti permette di lavorare in modo più veloce, creativo e mirato.

La ricerca e l'analisi: dove tutto inizia

Ogni progetto di UX parte da una fase cruciale: la ricerca. E tu, da UX designer, sai bene quanto può essere lunga e impegnativa questa fase. Devi conoscere a fondo il contesto, comprendere i bisogni degli utenti e studiare cosa stanno facendo i tuoi competitor. Ma cosa succede quando il tempo è poco e la mole di dati è immensa?

È qui che l'AI diventa il tuo migliore alleato nelle tue attività quotidiane.

Impostare interviste e survey: prendi per esempio la fase di interviste per gli utenti. Con un tool AI come SurveyMonkey Genius, puoi creare la base delle tue domande in pochi minuti. Basta inserire qualche informazione chiave, e l’AI ti suggerisce una lista di domande ben pensate, pronte per essere adattate alle esigenze del tuo progetto.

Un risparmio di tempo enorme, giusto? Ma non solo: l'AI ti offre spunti che potresti non aver considerato, aprendo nuove prospettive per la tua ricerca.

ux designer tool

Analisi del contesto e dei competitor: forse devi analizzare il mercato e i competitor. Con strumenti come Crimson Hexagon, puoi raccogliere in modo rapido e automatizzato dati sulle conversazioni online, analizzare i trend e capire come si muovono gli altri. Hai a disposizione un report dettagliato in un attimo, senza passare ore a scandagliare forum e social media.

User Personas e User Journey: l'AI può aiutarti anche a delineare le user personas e a tracciare i percorsi degli utenti. Strumenti come Personify utilizzano i dati reali per generare bozze di user personas.

Ma attenzione, tu resti il regista: sta a te rivedere e perfezionare queste informazioni, adattandole alle caratteristiche specifiche del progetto.

Definizione e progettazione: superare i blocchi creativi con l'AI

La fase di progettazione può essere un campo minato: hai le idee, ma a volte i blocchi creativi sono dietro l'angolo. Ti è mai capitato di fissare uno schermo bianco, cercando l’ispirazione per un wireframe o un layout che non arriva? Con l'AI, quei momenti di impasse possono diventare molto meno frequenti.

Grazie all'AI hai la possibilità, ad esempio, di creare sitemap automatizzate. Infatti, tool come FlowMapp, ti permettono di generare automaticamente delle bozze di sitemap in base ai dati che hai raccolto. E così, invece di perdere tempo nelle fasi preliminari, puoi dedicarti direttamente a perfezionare e definire la struttura del sito.

ux designer sitemap

Creare la struttura di wireframe e layout: utilizzando strumenti come Chat GPT, puoi generare prompt creativi che ti offrono suggerimenti utili per il tuo progetto. Stai lavorando a una piattaforma di e-commerce? L'AI può darti spunti su come strutturare il layout, suggerire le funzionalità da includere o persino proporre una bozza di UI. Un semplice input e la macchina ti dà l'ispirazione per partire!

ChatGPT ux design

Documentazione del Design System: tool come ZeroHeight, con l'integrazione dell'AI, semplificano la creazione e organizzazione della documentazione del tuo Design System.

Può generare automaticamente descrizioni dettagliate dei componenti, suggerire miglioramenti e mantenere la coerenza tra design e sviluppo. Questo permette di avere una documentazione sempre aggiornata, pronta per essere consultata e condivisa con il team, risparmiando tempo prezioso e riducendo errori.

UX writing e microcopy: mai più Lorem Ipsum

Ora immagina di essere nel bel mezzo della progettazione di una landing page. Tutto procede bene, ma c’è un problema: il cliente non ti ha ancora fornito i contenuti testuali.

Che fare? Solitamente, avresti usato il solito Lorem Ipsum, giusto per riempire gli spazi vuoti. Ma sai bene che non è una soluzione ideale: quel testo fittizio non ti aiuta a capire come l’utente reagirà ai contenuti reali.

Con l'AI, puoi dire addio al Lorem Ipsum.

Con un tool come Copy.ai, puoi generare testi realistici e specifici per il contesto del progetto. Vuoi un esempio pratico? Stai progettando una landing page per una nuova linea di prodotti skincare. L'AI può produrre testi che simulano i contenuti reali della pagina, come descrizioni dei prodotti, benefici chiave e call to action, così hai una base concreta su cui lavorare. Non dovrai aspettare settimane per i testi definitivi, potendo invece adattarli in tempo reale.

Questi sono solo alcuni esempi di come l'intelligenza artificiale possa supportare il lavoro di un UX designer, ma le possibilità sono praticamente infinite. Ogni fase del processo di design può essere potenziata e ottimizzata grazie all'AI, offrendo strumenti preziosi che ci permettono di lavorare in modo più efficiente, creativo e strategico.

Ma se l'AI fa tutto questo... il ruolo del UX Designer è ancora necessario?

Questa è la domanda che potrebbe sorgere spontanea, soprattutto a chi guarda dall’esterno. Con l'AI che accelera e semplifica così tante fasi del processo, potremmo davvero pensare che il ruolo del UX designer diventi superfluo?

Scenario: Immagina un cliente, chiamiamolo Cliente X, che decide di creare un'app senza un UX designer, convinto che gli strumenti di AI possano fare tutto da soli.

Con grande fiducia, si affida a vari tool di AI per creare dei wireframe e scrivere i testi. Il risultato? Un prodotto ben impacchettato, ma che non funziona. Gli utenti trovano l'interfaccia confusa, i flussi sono disorganizzati, e i testi, seppur generati dall'AI, non rispecchiano le vere esigenze del target. Cliente X ha scoperto a proprie spese che l'AI, senza la guida e la visione critica di un UX designer, non basta.

Conclusioni

L'AI è uno strumento potentissimo, capace di ottimizzare il lavoro quotidiano di un UX designer in modi che solo qualche anno fa sembravano fantascienza. Ma senza la tua esperienza, la tua capacità di analizzare dati, di comprendere le esigenze reali degli utenti e di creare esperienze autentiche, l'AI non farà la differenza.

Essere un UX designer oggi significa saper sfruttare l'intelligenza artificiale per potenziare il proprio lavoro, senza mai perdere di vista l'elemento umano che rende unica l'esperienza di un prodotto digitale. Sta a te trovare l'equilibrio giusto, utilizzando questi strumenti per esprimere al meglio la tua creatività, competenza e sensibilità.

L'AI è il compagno perfetto per un UX designer, ma il cuore del design resta sempre umano.

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