Figma best practices

Scopri come sfruttare al meglio uno strumento potente ed efficace per il design collaborativo.

Figma è uno degli strumenti fondamentali per il design collaborativo, utilizzato in tutto il mondo per creare interfacce e prototipi interattivi.

Sebbene sia intuitivo, seguire alcune Figma best practices ti aiuterà a lavorare in modo più efficiente e organizzato.

Continua a leggere l’articolo per scoprirle tutte!

Guida alle Figma best practices

Senza ombra di dubbio, Figma è l’alleato più potente su cui un team di designer possa fare affidamento. Attenzione, però: l’efficacia di questo tool dipende dal modo in cui riusciamo ad utilizzarlo.

Infatti, adottare delle best practices può rendere non solo il nostro lavoro più efficiente, ma può anche migliorare la velocità e la qualità dei progetti, soprattutto in ambienti collaborativi.

Ti elenchiamo qui alcune delle migliori best practices per utilizzare Figma come un pro:

Organizzazione dei file

Una struttura ben organizzata è la base per una collaborazione efficace e per una gestione efficiente del progetto. Ecco perché Figma permette di organizzare attentamente i diversi file che comporranno un progetto.

Questo, una volta aver impostato il progetto stesso e aver strutturato il team che ci lavorerà. L’organizzazione dei file renderà l’intero processo di progettazione fluido e semplice, soprattutto in caso di modifiche o variazioni per determinati componenti.

Più nel concreto, potrai suddividere un progetto e organizzarlo in file come:

  • wireframe;
  • mockup;
  • prototipazione;
  • design finale.

Ogni file può contenere una o più pagine. All’interno di ciascuna pagina, l’ideale sarebbe proseguire con un’organizzazione dei frame e dei livelli in modo logico.

Ad esempio, puoi optare per una struttura come questa:

  • griglia e layout: posiziona tutti gli elementi che riguardano il layout e le griglie all'inizio della pagina per una visione chiara della struttura del design;
  • componenti e stili: inserisci i componenti riutilizzabili e gli stili nella parte superiore della pagina o in una sezione dedicata per facilitarne l’accesso e l’uso;
  • sezioni e gruppi: raggruppa gli elementi correlati in sezioni o gruppi. Ad esempio, potresti avere un gruppo per l’intestazione, uno per il corpo e uno per il piè di pagina.

Descrizione della GIF

In questo modo, ogni membro del team troverà con facilità gli elementi a cui lavorare, o avere una visione d’insieme dei componenti già previsti per lo sviluppo.

Scelta della nomenclatura

Dovrai prestare attenzione anche alla denominazione dei frame, dei livelli e delle pagine. Come leggiamo sulla guida ufficiale di Figma, un nome descrittivo potrebbe rendere più semplice trovare il file e lavorarci!

Quindi invece di optare per la solita (e poco efficace) denominazione “frame1” sarebbe meglio usare direttamente “Homepage”, “tabelle” o “login form”.

Grazie alla flessibilità di Figma, puoi anche impostare i permessi di accesso ai file in base al ruolo di ogni componente del team, così da mantenere l’integrità dell’intero progetto ed evitare modifiche non previste.

Inoltre, è altrettanto importante implementare una struttura gerarchica che possa riflettere le relazioni tra gli elementi. Questa è una best practice particolarmente utile soprattutto nel caso in cui un componente include più di un elemento, ad esempio icona e testo.

L’organizzazione potrebbe essere così:

  • componente principale: "Button/Primary";
  • icona all’interno del componente: "Button/Primary/Icon";
  • testo all’interno del componente: "Button/Primary/Label".

Infine, se il progetto contiene un’ampia gamma di elementi, Figma ti permette di includere anche tag ed etichette per una categorizzazione ancora più puntuale. Puoi aggiungere tag come "Urgent", "To Do", o "Review" ai livelli per evidenziare lo stato o le priorità.

Creazione di componenti riutilizzabili

Un’altra tattica che può ottimizzare e velocizzare il lavoro dell'intero team riguarda la creazione di componenti riutilizzabili. Com’è intuibile, si tratta di componenti che crei una volta e puoi riutilizzare più volte, rendendo più facile la gestione di aggiornamenti o possibili modifiche nel tempo.

Per farlo, dovrai prima creare il componente: una pratica abbastanza semplice su Figma. Infatti, dovrai seguire i seguenti passaggi:

  • seleziona l’elemento;
  • clicca il tasto destro;
  • scegli l’opzione “crea elemento”.

Una volta fatto, questo dovrebbe essere contraddistinto da un’icona di diamante accanto all'elemento nel pannello dei livelli, indicando lo stato di componente. Ricorda di rinominare il componente!

Descrizione della GIF

Quindi, dopo aver creato un componente, puoi inserirlo ovunque nel tuo file o in altri file. Ogni volta che inserisci il componente, stai creando un'istanza di quel componente, che è una copia legata all'originale.

Infine, apportando modifiche al componente principale, queste vengono estese a tutte le istanze nel progetto.

Utilizzo degli auto layout

Tra le funzionalità più potenti di Figma c’è l’auto layout che consente di creare design responsive in grado di adattarsi a schermi di differenti misure. Utilizzando gli auto layout risparmierai tempo, soprattutto nel caso in cui tu stia lavorando a contenuti dinamici che necessitano un adattamento per schermi diversi, ad esempio, per smartphone e pc.

Con questa funzione, potrai quindi:

  • impostare margini e padding dinamici garantendo che elementi come pulsanti, box di testo e card si adattino automaticamente al loro contenuto, mantenendo una spaziatura uniforme;
  • progettazione responsive per gestire le diverse dimensioni dello schermo, così che il design progettato possa adattarsi bene a qualsiasi dispositivo e risoluzione.

Collaborazione e versioning

Un’ultima (ma non meno importante) importante e avanzata funzionalità di Figma riguarda la collaborazione in tempo reale.

Questa capacità di lavorare simultaneamente su un progetto è accompagnata da strumenti come la gestione delle versioni, che consentono di tenere traccia delle modifiche e di garantire la continuità del lavoro senza perdita di dati o conflitti.

Best practices per la collaborazione in tempo reale:

  • assegna ruoli e permessi: abbiamo già accennato a questa specifica funzionalità. Ti suggeriamo di non sottovalutarne l’importanza, in quanto evita di incappare in difficoltà causate da modifiche indesiderate. Ad esempio, sviluppatori e stakeholder possono avere accesso in modalità "View" o "Comment";

  • usa commenti in modo strategico: la funzione di commento integrata di Figma è uno strumento prezioso per fornire feedback rapidi e visibili direttamente sugli elementi di design. Puoi usare i commenti per chiedere chiarimenti, suggerire modifiche o evidenziare aspetti critici del progetto. Inoltre, puoi incoraggiare il team a rispondere direttamente ai commenti, così che tutti abbiano la certezza di essere allineati.

La funzione di versioning, invece, fa riferimento alla possibilità di tenere traccia di tutte le modifiche apportate al progetto. Questa consente di creare snapshot delle versioni precedenti e di ripristinarle in caso di errori o modifiche indesiderate.

Inoltre, il versioning è particolarmente utile quando lavori su progetti complessi o su lunghe tempistiche, dove diverse iterazioni possono rendere difficile mantenere la coerenza del design.

Best practices per il versioning:

  • salvataggi frequenti;
  • condivisione delle versioni con il team;
  • ritorno alle versioni precedenti.

Conclusioni

Ciò che emerge dall’articolo è evidente: Figma è uno strumento incredibilmente potente per il design collaborativo, ma per sfruttarlo al massimo è essenziale adottare le migliori pratiche descritte in questo articolo.

Dalla strutturazione dei file all'uso efficace dei componenti e stili, fino alla gestione delle versioni e alla collaborazione in tempo reale, queste pratiche ti permettono di lavorare in modo più fluido, organizzato e professionale.

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