Sicurezza web: approfondimento tecnico su OWASP Top 10, autenticazione e autorizzazione, HTTPS, CORS, SQL Injection, XSS e CSRF

Esploriamo le migliori pratiche e i protocolli essenziali per garantire la sicurezza delle applicazioni web, con un focus dettagliato sui principali vettori di attacco e le strategie di difesa.

La sicurezza delle applicazioni web è una priorità per qualsiasi azienda che operi online e la costante evoluzione delle minacce richiede una comprensione approfondita delle vulnerabilità e delle migliori pratiche per mitigarle.

Stiamo per scoprire alcuni dei principali aspetti della sicurezza web, inclusi i rischi elencati nella OWASP Top 10, i protocolli di sicurezza essenziali e le tecniche di autenticazione e autorizzazione da dover conoscere per non farsi trovare impreparati!

OWASP Top 10: la bussola della sicurezza Web

L'OWASP Top 10 è una lista autorevole delle dieci vulnerabilità più critiche per le applicazioni web e riuscire a comprenderle è fondamentale per costruire applicazioni sicure.
Le principali categorie includono:

  • Injection: attacchi come SQL injection, dove gli aggressori possono inserire codice malevolo tramite input non validati;
  • Broken Authentication: problemi nei meccanismi di autenticazione che permettono accessi non autorizzati;
  • Sensitive Data Exposure: mancata protezione dei dati sensibili attraverso la crittografia;
  • XML External Entities (XXE): vulnerabilità nei processi di parsing XML;
  • Broken Access Control: mancanza di restrizioni appropriate sugli accessi;
  • Security Misconfiguration: configurazioni non sicure o errori nei setup;
  • Cross-Site Scripting (XSS): inserimento di script malevoli nei siti web visitati da altri utenti;
  • Insecure Deserialization: flussi di dati deserializzati in modo non sicuro;
  • Using Components with Known Vulnerabilities: utilizzo di componenti software con vulnerabilità note;
  • Insufficient Logging & Monitoring: mancanza di log e monitoraggio adeguati per rilevare attacchi.

Autenticazione e autorizzazione: fondamenta della sicurezza

L'autenticazione e l'autorizzazione sono due pilastri cruciali della sicurezza web.  L'autenticazione verifica l'identità degli utenti, mentre l'autorizzazione determina i permessi degli utenti autenticati.

Utilizzare tecniche come l'autenticazione a due fattori (2FA) e i token di accesso (JWT) può migliorare significativamente la sicurezza, così come spieghiamo di seguito:

  • Autenticazione a Due Fattori (2FA)
La 2FA aggiunge un ulteriore livello di sicurezza richiedendo due forme di identificazione: qualcosa che l'utente conosce (password) e qualcosa che l'utente possiede (telefono o dispositivo hardware).

  • JSON Web Tokens (JWT)
I JWT sono token compatti e sicuri utilizzati per trasmettere informazioni tra le parti. Sono spesso usati per autenticare utenti e permettere accessi sicuri alle risorse.

HTTPS: la criticità della crittografia

L'adozione del protocollo HTTPS è essenziale per proteggere la trasmissione dei dati tra i client e i server. HTTPS utilizza il protocollo TLS (Transport Layer Security) per crittografare i dati, prevenendo l'intercettazione e la manipolazione delle informazioni durante il transito.

Vantaggi dell'HTTPS:
  • Confidenzialità: tutte le comunicazioni sono crittografate, proteggendo i dati sensibili;
  • Integrità: i dati non possono essere alterati durante il transito senza essere rilevati;
  • Autenticità: HTTPS autentica il sito web, proteggendo gli utenti da siti malevoli.

CORS: condivisione delle risorse tra origini diverse

Il CORS (Cross-Origin Resource Sharing) è un meccanismo di sicurezza che permette ai server di definire chi può accedere alle risorse, pertanto configurare correttamente il CORS è cruciale per prevenire attacchi CSRF (Cross-Site Request Forgery) e XSS.

Quando un browser esegue una richiesta HTTP da una sorgente diversa rispetto al dominio della pagina web attualmente in uso, interviene il CORS. Se non configurato correttamente, potrebbe consentire ad applicazioni non autorizzate di accedere alle risorse sensibili del server.

Migliori pratiche per configurare CORS

  • Definire origini specifiche: permettere solo a domini specifici di accedere alle risorse;
  • Impostare metodi e intestazioni: specificare quali metodi HTTP e intestazioni sono consentiti;
  • Utilizzare le credenziali: decidere se consentire l'invio di credenziali (come i cookie) con le richieste cross-origin.

SQL Injection: proteggere i database

Le SQL injection sono attacchi in cui gli aggressori possono eseguire comandi SQL arbitrari sul database. Questi attacchi sfruttano input non validati per manipolare le query SQL.

Queste, sono una delle vulnerabilità più comuni e pericolose per le applicazioni web dove gli aggressori possono sfruttare questa tecnica per accedere, modificare o eliminare dati sensibili nel database. In alcuni casi, possono anche ottenere il controllo completo del server di database.

Questa tipologia di attacchi si verifica quando un'applicazione consente a input non sanitizzati di essere inclusi direttamente nelle query SQL, permettendo agli aggressori di inserire codice SQL malevolo con estrema facilità.

Strategie per prevenire SQL Injection

  • Query parametrizzate: utilizzare query preparate che separano il codice SQL dai dati forniti dall'utente;
  • ORM (Object-Relational Mapping): adottare strumenti ORM che gestiscono la costruzione delle query SQL in modo sicuro;
  • Sanitizzazione degli input: validare e sanitizzare tutti gli input provenienti dagli utenti.

XSS: proteggere gli utenti dai script malevoli

Con gli attacchi XSS un aggressore inserisce script malevoli nelle pagine web, che poi vengono eseguiti dai browser degli utenti e questi possono rubare cookie, sessioni o manipolare il contenuto della pagina.

Ecco alcuni consigli per prevenire questi attacchi:

Prevenzione degli attacchi XSS

  • Sanitizzazione degli Input: rimuovere o neutralizzare i caratteri pericolosi dagli input degli utenti;
  • Escape dei Dati: utilizzare l'escape dei dati prima di inserirli nel codice HTML;
  • Content Security Policy (CSP): implementare CSP per limitare le fonti da cui possono essere caricati script.

CSRF: proteggersi dalle richieste fraudolente

Infine, per ciò che riguarda gli attacchi CSRF (Cross-Site Request Forgery), questi costringono gli utenti autenticati a eseguire azioni indesiderate. Insomma, questi attacchi sfruttano la fiducia che un sito ha nei confronti del browser dell'utente.

Il CSRF è, infatti, una tecnica di attacco in cui un utente viene indotto a eseguire azioni non desiderate su un sito web in cui è autenticato, senza che ne sia consapevole.

Questi possono essere utilizzati per rubare dati, cambiare impostazioni, o compiere transazioni non autorizzate e questo tipo di attacco funziona ingannando il browser dell'utente per inviare richieste HTTP all'applicazione target, come se provenissero dall'utente stesso.

Esempi comuni di attacchi CSRF includono:

  • Transazioni finanziarie fraudolente: un attaccante può ingannare un utente autenticato a trasferire denaro o fare acquisti non autorizzati;
  • Modifica di impostazioni: un attaccante può modificare le impostazioni del profilo dell'utente, come l'indirizzo email o la password;
  • Pubblicazione di contenuti non autorizzati: un attaccante può far sì che l'utente pubblichi contenuti non autorizzati, come post su forum o social media.

Tecniche di protezione CSRF

  • Token CSRF: utilizzare token unici per ogni richiesta che devono essere inviati insieme alle richieste critiche. Questi token, generati dal server e inclusi nei form o nelle richieste AJAX, sono validati dal server per garantire che la richiesta provenga da una fonte legittima;
  • Verifica dell'origine: controllare l'origine e il referrer delle richieste per assicurarsi che provengano da fonti legittime. Questo può essere fatto verificando gli header HTTP Origin e Referer per accertarsi che le richieste siano state generate dal dominio autorizzato;
  • Utilizzo di SameSite Cookie Attribute: configurare i cookie di sessione con l'attributo SameSite, che limita l'invio dei cookie alle richieste che provengono dallo stesso sito. Questo riduce il rischio che i cookie di sessione siano inviati con richieste cross-site;
  • Autenticazione a Due Fattori (2FA): implementare la 2FA può aggiungere un ulteriore livello di sicurezza, rendendo più difficile per gli attaccanti eseguire azioni non autorizzate anche se riescono a sfruttare una vulnerabilità CSRF.

Adottare queste tecniche di protezione può contribuire a mitigare i rischi associati agli attacchi CSRF, garantendo che solo le richieste legittime e intenzionali siano eseguite dalle applicazioni web.

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