L'uso di animazioni e transizioni per guidare l'attenzione dell'utente e migliorare l'interazione con l'interfaccia.
Saper costruire una propria identità sul web e riuscire a mantenere alti i livelli di brand awareness richiede delle attente scelte comunicative. Abbiamo pur sempre solo 7 secondi per convincere gli utenti!
Ma non solo: una volta convinti, dobbiamo saper agire per fidelizzarli affinché continuino a scegliere il nostro prodotto/servizio.
Uno degli approcci più innovativi applicati a delle strategie di content marketing è il Motion Graphic Design.
Il motion design può essere definito come l’arte di combinare testi, immagini, simboli e applicarvi tecniche di animazione per conquistare subito gli utenti.
Ad oggi, più che una tendenza del mondo del graphic design, il motion design si sta imponendo come un must per mappare delle interazioni con gli utenti e facilitare la navigazione di un sito o un’app.
Questa disciplina - nota anche come design del movimento - si concentra, quindi, sulla creazione di animazioni, app interattive e sequenze cinematografiche.
A tal proposito, ricordiamo che le origini del motion design risalgono proprio agli albori del cinema.
Poi, la rivoluzione tecnologica e la rapida ascesa della digitalizzazione hanno contribuito all’evoluzione di questo approccio: dall’ambito cinematografico, il motion design si è esteso anche al web design e ai media interattivi.
In un mondo digitalizzato, dove la componente visiva è sempre più importante nella logica di acquisizione cliente e fidelizzazione, il motion design è sicuramente l’arma vincente per i designer.
Ma quali sono le componenti principali del motion design? Eccone alcune:
Vogliamo concentrarci sugli ultimi due punti qui inseriti: sia lo storyboarding che il prototyping sono processi iterativi che, molto spesso si sovrappongono, ma contribuiscono a migliorare la visione creativa e la tecnica di un progetto.
Avete mai notato come le tastiere degli smartphone ingrandiscono le lettere che tocchiamo mentre scriviamo? Ecco: questa è una microinterazione.
Oppure, avete mai riflettuto sul fatto che, quando mettiamo “like” sui principali social media, compaiono una serie di reazioni diverse tra cui scegliere? Anche questi pulsanti, in realtà, rappresentano delle microinterazioni.
Dunque, possiamo definire le microinteractions come delle singole attività che svolgono una specifica funzione all’interno di un prodotto digitale.
Perchè sono importanti per i designers? Semplicemente perché sono elementi che rispecchiano l’attuale approccio human-centered.
Queste, appaiono quindi fondamentali per offrire un’esperienza utente di qualità e che risponda ai bisogni - manifesti e latenti - del nostro target di utenti.
Ci sono differenze tra motion design e microinterazioni? Ovviamente sì.
Mentre il focus del motion design sono i movimenti e le animazioni con lo scopo di creare esperienze interattive, quello delle microinterazioni è innescare piccoli eventi interattivi che migliorano la user experience.
Il libro di Dan Saffer intitolato “Microinteractions: Designing with Details” è uno dei più interessanti da cui comprendere come progettare delle microinterazioni in modo efficace.
Nello specifico, identifica quattro componenti chiave delle microinteractions, quali:
Ciò che risulta importante è che le microinterazioni, quando ben progettate, incidono fortemente sulla soddisfazione e la fidelizzazione dell’utente.
Il motion design e le microinterazioni sono due elementi che vengono combinati sinergicamente dai designers che hanno compreso l’importanza di sapersi distinguere e di offrire una user experience coinvolgente e fluida.
In un panorama in cui il customer journey è costituito da numerosi touchpoints, c’è bisogno di capire quali sono gli strumenti più potenti per arrivare al pubblico individuato e raggiungere specifici obiettivi. Questi possono riguardare il tasso di engagement, oppure la generazione di lead, conversioni e acquisti.
In qualsiasi caso, suggeriamo di non sottovalutare l’efficacia e la potenza del motion design e delle interazioni durante la progettazione della User Experience.
Ecco i vantaggi determinati dal motion design:
Ecco, invece, un elenco dei vantaggi apportati dalle microinterazioni:
Designers e appassionati, vi tocca seguirci per un altro po’ se vi interessa scoprire quali sono gli strumenti migliori per la creazione di microinterazioni e di elementi di motion design.
Tools per il Motion Design:
Tools per Microinteractions:
Ciascuno degli strumenti qui menzionato presenta funzionalità specifiche e si adatta in maniera diversa a determinati flussi di lavoro, budget e livelli di esperienza.
Il motion design e le microinterazioni sono fondamentali in un lavoro di web design perché soddisfano gli utenti, migliorano la user experience e, di conseguenza, sono elementi aggiuntivi che incidono su tassi di conversione, vendite, etc.
La differenza la fanno i dettagli? Allora non puoi non sfruttare il motion design e le microinteractions nella progettazione di una user experience fluida, piacevole e soddisfacente!