Scopriamo insieme una nuova tendenza nello sviluppo web e non solo: le piattaforme low-code/no-code e come queste possono rivoluzionare il modo in cui costruiamo applicazioni web, senza richiedere competenze di programmazione avanzate.
Fino a poco fa, lo sviluppo di siti web o di applicazioni richiedeva necessariamente un lavoro svolto da programmatori esperti, in grado di maneggiare agevolmente diversi linguaggi di programmazione per la realizzazione dell’applicativo richiesto.
Oggi, invece, la situazione sta evolvendo verso una direzione sempre più favorevole ai cosiddetti "citizen developers", ovvero risorsa aziendale capace di sviluppare siti web e/o applicazioni pur non possedendo competenze tecniche.
Questa espressione inizia a diffondersi a partire dagli inizi del 2000, con l’evoluzione tecnologica che ha portato allo sviluppo e alla diffusione di piattaforme low-code e no-code, ma di cosa si tratta? Scopriamolo insieme.
Il low-code è l’approccio perfetto per coloro che possiedono competenze tecniche, ma che necessitano di accelerare il ciclo di vita dello sviluppo software.
Lo sviluppo low-code, detto anche sviluppo a basso codice, richiede quindi l’uso di piattaforme che semplificano il processo di coding attraverso funzionalità intuitive come drag-and- drop e la presenza di modelli e componenti riutilizzabili.
Quando è utile preferire un approccio low-code? Tra i casi d’uso, ne emergono principalmente due:
Combinando un approccio per lo più visivo, con elementi precostituiti, lo sviluppo attraverso low-code platforms è pensato per accelerare lo sviluppo di applicativi aziendali e per ridurre il carico di lavoro degli sviluppatori professionisti automatizzando le attività di base.
Come possiamo già capire dal termine, lo sviluppo no-code presuppone un approccio privo di codice.
Questo segna un ulteriore passo in avanti nella democratizzazione dello sviluppo software perché il no-code consente a chiunque, all’interno dell'azienda, di contribuire alla creazione di soluzioni digitali.
Le piattaforme no-code, infatti, si rivelano alla portata di tutti, poiché funzionano attraverso interfacce visive e strumenti di costruzione drag-and-drop. Qui, gli utenti hanno la possibilità di selezionare e personalizzare componenti già costituiti come moduli, tabelle, pulsanti, grafici, componendo la struttura dell’app senza mai scrivere una singola riga di codice.
Questo approccio si estende anche al processo di automazione e di definizione dei propri flussi aziendali. Anche questo avviene tramite configurazioni visive, ad esempio, gli utenti possono definire azioni da intraprendere quando un utente interagisce con un modulo o collegare più elementi per creare flussi di lavoro complessi.
Alla base delle no-code platform abbiamo il concetto di astrazione del codice. In pratica, la piattaforma si occupa di tutta la complessità tecnica necessaria per la creazione del software, come la scrittura di codice sorgente, la gestione dei database e la configurazione delle logiche di backend, mentre gli utenti interagiscono con un livello superiore di astrazione che semplifica questi processi.
Outsystems è particolarmente apprezzata per la sua semplicità d’uso ed è perfetta per la creazione di app mobile e web-app. Utilizzando un'interfaccia drag-and-drop e una libreria di componenti riutilizzabili, consente di accelerare lo sviluppo senza compromettere la qualità del prodotto finale.
Una delle caratteristiche più interessanti di questa piattaforma è che utilizza sistemi di intelligenza artificiale per potenziare lo sviluppo delle applicazioni e migliorare l'efficienza dei processi aziendali.
Ad esempio, ha introdotto lo strumento Mentor: un'applicazione AI-powered che aiuta a generare rapidamente codice per applicazioni complesse, riducendo i tempi richiesti per lo sviluppo e favorendo ulteriormente l'integrazione tra low-code e AI.
La nostra lista delle top tre piattaforme low-code si chiude con Mendix. Tra le caratteristiche chiave che la contraddistinguono c’è l’interfaccia drag-and-drop, con la presenza di elementi precostituiti, che permette di sviluppare app aziendali in maniera tanto rapida quanto semplice.
Inoltre, supporta la metodologia Agile, quindi permette uno sviluppo iterativo delle app, oltre a fornire strumenti che promuovono la collaborazione tra team, come ambienti di sviluppo condivisi e funzionalità di commento per il codice.
Un’altra caratteristica chiave di Mendix è che le applicazioni sviluppate possono essere distribuite simultaneamente su web, mobile e dispositivi tablet, creando così un'esperienza utente coerente.
La nostra rassegna delle top piattaforme no-code inizia con Zapier, un servizio ritenuto rivoluzionario nell'automazione dei processi digitali.
La piattaforma si distingue per la capacità di connettere oltre 3000 applicazioni senza richiedere alcuna competenza di programmazione, attraverso workflow automatizzati chiamati "Zap".
Questi trigger consentono di creare connessioni intelligenti tra servizi cloud, automatizzando attività ripetitive come la sincronizzazione di dati tra CRM e fogli di calcolo, l'invio di email consequenziali a specifiche azioni o la gestione di notifiche tra diverse piattaforme.
Webflow si distingue nel panorama no-code come strumento dedicato alla progettazione e sviluppo di siti web professionali. Offre un controllo completo del layout e del design, permettendo la creazione di siti web con un livello di personalizzazione professionale, senza richiedere competenze di coding.
La piattaforma si caratterizza per la generazione di codice pulito, l'ottimizzazione SEO integrata e un sistema responsive di design automatico.
Webflow include anche un CMS nativo per la gestione dei contenuti e supporta la creazione di animazioni e interazioni grafiche avanzate, rivelandosi particolarmente appetibile per designer e professionisti creativi.
Odoo è una suite di applicazioni open source che offre una soluzione completa per gestire ogni aspetto operativo in azienda, combinando funzionalità no code e low code. Questa caratteristica permette alle aziende di personalizzare e automatizzare i propri processi in modo semplice ed efficace, rendendo la piattaforma estremamente flessibile e adatta a utenti con diversi livelli di competenze tecniche.
In particolare, Odoo è ideale per le piccole e medie imprese che, anche senza competenze informatiche avanzate, desiderano gestire internamente i propri flussi aziendali e la presenza online. La piattaforma può essere utilizzata così com'è, sfruttando le numerose app integrate che coprono l’intero ciclo di lavoro aziendale.
Col modulo Website, ad esempio, si può costruire il sito web aziendale in modo intuitivo, grazie al drag-and-drop e ai template preconfigurati. Un’esperienza semplice e rapida, quindi, per risultati professionali con il minimo sforzo.
Odoo è ideale anche per le aziende che richiedono system integration e configurazioni avanzate. Grazie a strumenti come Odoo Studio, è possibile sviluppare applicazioni personalizzate, modificare moduli esistenti, automatizzare flussi di lavoro e creare dashboard in modalità low code, garantendo una personalizzazione completa. Inoltre, l’uso di webhooks ed API consente integrazioni fluide e automatizzate in tempo reale tra diversi sistemi aziendali, migliorando l'efficienza operativa e assicurando risposte tempestive alle esigenze del business.
Alla luce di quanto espresso fino ad ora possiamo affermare che Odoo offre una soluzione versatile che soddisfa le esigenze sia degli sviluppatori esperti che dei meno tecnici. Da un lato, grazie agli strumenti low-code, consente di accelerare il ciclo di vita dello sviluppo software attraverso modelli predefiniti, funzionalità drag-and-drop e opzioni per personalizzazioni avanzate tramite l'integrazione di codice. Dall’altro, le sue funzionalità no-code, supportate da interfacce intuitive e strumenti visivi, rendono lo sviluppo accessibile anche ai "citizen developers", democratizzando la creazione di soluzioni digitali.
Ma Odoo non è solo questo. Anzi. Affidandosi a partner esperti come Unitiva, certificata Odoo Gold Partner, è possibile sfruttare al massimo il potenziale del framework. Grazie alla competenza di professionisti specializzati, ogni aspetto della piattaforma può essere personalizzato: dai template ai ruoli, dai permessi per i gruppi alle configurazioni più complesse. Questo approccio consente di creare una soluzione completamente su misura, perfettamente allineata alle esigenze specifiche del proprio business.
L'evoluzione delle piattaforme low-code e no-code, oggi, cammina parallelamente anche con lo sviluppo di strumenti legati all’intelligenza artificiale e all’automazione avanzata.
Gli scenari futuri potrebbero includere strumenti più intelligenti, capaci di assistere nello sviluppo tramite suggerimenti predittivi, automazione dei flussi e generazione di codice ottimizzata.
Inoltre, è possibile che l'interoperabilità tra low-code e no-code apra nuove possibilità per lo sviluppo di web app e applicazioni mobile, abbattendo ulteriormente le barriere tra utenti tecnici e non. Queste soluzioni presentano elevate opportunità di inserirsi come elementi centrali per le strategie di trasformazione digitale, consentendo alle aziende di innovare in modo più rapido, economico e scalabile.
E tu, vuoi provare a vedere se una soluzione di questo tipo può essere funzionale al tuo business?
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