Le buone pratiche di fabbricazione che garantiscono la qualità per il consumatore
Con Good Manifacturing Practice si intende l’insieme delle pratiche e delle linee guida che ogni produttore deve rispettare nelle varie fasi del processo produttivo.
Nate prima per regolamentare il settore farmaceutico, sono state estese, poi, ad altri settori come quello alimentare, dei prodotti alimentari per animali, cosmetico e dei derivati biologici.
Questo insieme di norme, basate su regolamentazioni internazionali, sono obbligatorie, quindi, per:
Le GMP servono, dunque, a minimizzare le problematiche che possono derivare dalle varie fasi di produzione (ad esempio etichette errate sui contenitori e adulterazione dei farmaci, di ingredienti e dosaggi), ridurre i pericoli di contaminazione in modo da salvaguardare la salute dei consumatori e limitare eventuali errori che potrebbero non essere risolvibili attraverso i test sul prodotto finale.
Avendo accesso alle certificazioni l’azienda garantisce, oltre alla conformità alla norma e alla sicurezza dei processi produttivi:
Le GMP, infatti, coprono una serie di attività come:
Le GMP, dunque, non si attuano in modo volontario ma su base normativa ed obbligatoria e, a seconda dei settori, troviamo enti che hanno il ruolo di vigilare durante le varie fasi dei processi.
Una di queste, ad esempio, è Akkodis, società di smart industries, con cui Unitiva ha stipulato una partnership sul progetto “Innovavector”.
Nel caso delle officine farmaceutiche italiane, invece, abbiamo l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), le cui ispezioni periodiche devono essere riconosciute dagli stati membri (in questo caso dell’UE).
Le misure che garantiscono un miglioramento nelle varie fasi di produzione ed elevati standard di qualità assicurano migliori riscontri sulla propria reputazione alle aziende farmaceutiche.
Tra queste misure, inoltre, vediamo quelle che si riferiscono al team, il quale deve essere adeguatamente qualificato, in modo da effettuare verifiche e valutazioni sulla qualità delle operazioni di produzione.
In secondo luogo è necessario avere un documento di convalida, il quale serve a dimostrare che le attività svolte durante i processi di produzione sono effettivamente regolamentati e svolti in modo corretto. La convalida riguarda diversi aspetti della produzione, come ad esempio la documentazione che attesta che le fasi del processo, dei sistemi informatici ma anche della sanificazione e della pulizia, siano a norma.
Se queste operazioni, poi, sono affidate ad un software gestionale, è possibile ottimizzare le tempistiche sulle varie fasi della produzione, come ad esempio il controllo sui lotti di farmaci.
Infine abbiamo gli audit non programmati i quali possono far venire alla luce versioni molto più precise e accurate di tutto quello che succede nelle aziende di produzione.
Tutti i processi di produzione farmaceutica, dunque, sono chiaramente pianificati, definiti ed esaminati in modo da fornire in modo conforme i prodotti della qualità richiesta.