La sanità del futuro

Come la digitalizzazione trasforma il mondo sanitario

digital healthcare

Gli ultimi anni hanno dato una forte spinta alla digitalizzazione in diversi settori nel mondo del lavoro ma uno in particolare è stato quello trainante: il ramo sanitario. Nello studio Digital Health 2030, infatti, si mette in evidenza che c’è stata una grande connessione, che ancora oggi va  crescendo, tra il mondo digitale e quello clinico. Alla base di questa sinergia c’è stata sicuramente la pandemia di Covid 19, che ha portato come conseguenza il maggiore uso che facciamo dei sistemi informatici  soprattutto nel mondo sanitario.

Quando parliamo di sanità digitale intendiamo l’insieme delle tecnologie che adottiamo per ricavare e produrre dati con lo scopo di perfezionare servizi assistenziali e curare i pazienti. Progredire in questo settore significa quindi migliorare nel ramo medico con conseguente ricaduta sul mondo in cui viviamo.

Con i notevoli passi avanti fatti nel mondo tecnologico, abbiamo un’ insieme di dispositivi digitali che permettono di avere un quadro sempre più chiaro sulla nostra salute. Inoltre possiamo, ad oggi, usufruire anche dell’intelligenza artificiale per semplificare e rendere sempre più personalizzate le indagini diagnostiche. L’ Ia consente di rendere le cure automatizzate, ciò vuol dire che nel momento in cui i dottori utilizzano i dati inserendoli al computer, gli algoritmi possono interpretarli e offrire alternative alle varie problematiche anche più complesse.

Il sistema attraverso il quale troviamo interconnessioni tra il cloud, il machine learning e l’intelligenza artificiale e soprattutto le big data analytics si chiama Connected Care ed è un punto cruciale per riuscire ad apportare trasformazioni positive tali da influire sulla collettività.

Italia: a che punto siamo

La raccolta e l’uso dei dati diventano quindi fondamentali per la crescita di un paese come l’Italia che fino al 2019 era rimasto molto indietro dal punto di vista dello sviluppo tecnologico e ancora oggi presenta differenze importanti da regione a regione. Ad oggi il fascicolo digitale sanitario rappresenta uno degli strumenti di maggior impatto per la raccolta e la valorizzazione dei dati. La tecnologia dunque diventa un tramite che consente la sinergia tra i diversi attori permettendo così di ridurre anche i tempi e la possibilità di trovare cure adeguate ed efficienti. La connessione tra il mondo digitale e quello medico permette di garantire quindi prestazioni anche a persone che hanno difficoltà di interagire con gli spazi consueti della sanità .

Fortunatamente, dunque, gli investimenti in questo settore stanno aumentando e, secondo un’analisi dell’osservatorio della sanità digitale, la maggior parte dei direttori (circa il 64%) considera fondamentale lo sviluppo di strumenti come la cartella clinica elettronica.

Questo non è però l’unico vantaggio che possiamo trarre da questa tecnica. Ad esempio, grazie ai Big Data e all’intelligenza artificiale possiamo fare enormi passi avanti anche nella genomica e nella prevenzione.

L’importanza nella prevenzione dell’Internet of healthcare things

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Abbiamo attualmente la possibilità di creare una connessione tra diversi macchinari che potrebbero aiutarci nella prevenzione: questo sistema si chiama Internet of healthcare things. Questi dispositivi, grazie a una connessione internet, riescono a interagire tra loro e a rendere l’assistenza sanitaria di alta qualità, riuscendo ad avere sempre e da remoto, informazioni che ci riguardano in ambito sanitario, riducendo tempi d’attesa e aumentando allo stesso tempo l’efficienza delle cure. La facilità di trasporto di questi device (come possono essere ad esempio gli smartwatch) e la capacità di generare dati immediati, fanno sì che il sistema IHT si possa considerare come una vera e propria rivoluzione. La continuità che offre questo tipo di prevenzione e cura affiancata dalla telemedicina e tutti quegli strumenti che finora sembravano lontani dalle reali possibilità, rendono le cure personalizzate e tempestive, portando ad un nuovo livello l’assistenza sanitaria.

La continua garanzia dei pazienti a ricevere sorveglianza, affiancata alla rapidità di anomalie e al monitoraggio costante degli ammalati, rendono questo sistema un’architettura perfetta.

L’applicazione dell’intelligenza artificiale anche nel campo dell’istruzione per quanto riguarda il settore sanitario (come ad esempio tutto ciò che riguarda la chirurgia in realtà aumentata e le cliniche virtuali) può anch’essa essere un ulteriore passo avanti nella costruzione della sanità del futuro.

Il ruolo delle Big Tech Companies 

Una delle aziende di maggior impatto globale come Amazon ha deciso di fare il suo debutto anche nel mercato medico-sanitario, prima aiutandosi con l’assistente vocale Alexa che ha avuto accesso al sito del NHS fornendo quindi risposte inerenti alla salute, e in secondo momento lanciando un software cloud medico, Amazon Comprehend Medical, che unisce l’analisi di un testo scritto alla capacità di apprendere automaticamente, permettendo quindi, una volta caricati i documenti digitali sanitari, l’elaborazione robotizzata delle diagnosi con conseguente consiglio di farmaci e trattamenti.

Questo strumento sfrutta gli algoritmi di machine learning che riescono a gestire e identificare in tempi brevi una grandissima quantità di dati e informazioni. Già precedentemente Amazon aveva lasciato intuire le sue intenzioni di entrare nel mercato farmaceutico lanciando il servizio PillPack che permetteva di ottenere farmaci già confezionati in anticipo con il giusto dosaggio. Le previsioni sull’espansione di Amazon in questo settore sono quindi note e fanno leva anche su un servizio che arriverà a breve sul mercato, come dichiarato dal Ceo Becker, che si occuperà di fornire assistenza sanitaria vera e propria vista la quantità di informazioni che l’azienda in questione possiede in partenza dai suoi clienti, come i livelli di istruzione, abitudini alimentari e non.

In aggiunta a questi dati personali, inoltre, Amazon ha la possibilità di usufruire dell’intelligenza artificiale e in concomitanza con app di fitness e dispositivi medici interconnessi. L’azienda di Seattle potrebbe infatti conoscere i propri utenti in modo impeccabile.

Amazon ovviamente non è l’unica azienda che ha deciso di inserirsi in questa fetta di mercato. Anche la Apple infatti sta lavorando per migliorare la funzione Apple Health Record  negli iphone oltre ad aver già inserito all’interno degli smartwatch sensori ECG che inviano avvisi ai possessori  in caso di anomalie cardiache. Inoltre risulta importantissima nel campo dello sviluppo tecnologico la capacità di Google DeepMind di prevenire, attraverso l’algoritmo dell’intelligenza artificiale, un danno renale acuto.

I ricercatori di Google DeepMind infatti, sono riusciti, attraverso il sistema Alpha Food che sarebbe capace di elaborare la struttura 3D delle proteine, a contemplare il sistema di piegatura di queste, fermando in tempo processi di  infezione o correggendo errori.

Questo è potuto accadere grazie alle reti neurali che attraverso il metodo adattivo riescono a migliorare continuamente le proprie previsioni, riuscendo in questo modo a intuire in anticipo la struttura finale di una proteina batterica.

Tuttavia tutte le maggiori aziende del campo sanitario- tecnologico, si stanno muovendo in questa direzione non senza critiche feroci sull’uso dei dati sensibili creando quindi un dibattito etico importante su quanto possa essere necessario sacrificare la propria privacy in cambio di una maggiore sicurezza medico sanitaria.
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